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Anche una turista abruzzese tra le sue vittime. Due anni di reclusione con pena
sospesa subordinata alla frequentazione di un corso di recupero.
È quanto ieri mattina davanti al Gup del Tribunale di Ravenna ha
patteggiato un medico 68enne residente a Roma imputato per abusi
sessuali nei confronti di quattro pazienti tra i 40 e i 50 anni
a causa di manovre reputate improprie durante le visite. L'uomo
- come riportato dai due quotidiani locali "il Resto del
Carlino" e "Corriere Romagna" - aveva già trascorso quasi un
anno ai domiciliari. Le tre donne costituesi parte civile, sono
state tutte risarcite con un totale di 25 mila euro. Il
professionista, nato in Libia, specializzato in Urologia e ora
in pensione, era stato dal 2018 e fino all'estate scorsa guardia
medica turistica per l'Ausl Romagna lavorando tra Rimini,
Cesenatico (Forlì-Cesena) e da ultimo Ravenna. Le indagini dei
Carabinieri, coordinate dalla Pm Lucrezia Ciriello, si erano
focalizzare su alcuni episodi di fine estate 2024: in ambulatori
pubblici a Pinarella di Cervia e a Lido Adriano e in
un'abitazione privata di Milano Marittima. In un'occasione, una
paziente si era rivolta a lui per una semplice puntura
d'insetto: la richiesta di spogliarsi aveva subito insospettito
la donna. Il medico era poi stato arrestato a Roma nella sua
abitazione e posto ai domiciliari su ordinanza del Gip di
Ravenna. Nel corso delle indagini, dopo le prime tre pazienti -
una ravennate e due turiste delle province di Forlì-Cesena e
Pescara - era emersa anche una quarta testimonianza di paziente
presumibilmente abusata