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Dopo anni di chiusura e un lungo e articolato intervento di restauro e miglioramento sismico, la Chiesa di Santa Croce e Santa Maria della Misericordia a Bellante Paese riapre finalmente al culto. L’attesa cerimonia di riapertura si è tenuta oggi pomeriggio, in occasione del conferimento della Santa Cresima ai ragazzi e alle ragazze della parrocchia. A presiedere la celebrazione sarà il Vescovo di Teramo-Atri, S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi.

"La riapertura rappresenta un momento di grande significato per l’intera comunità: non solo il recupero di un bene architettonico e religioso, ma anche un forte segnale di rinascita dopo le ferite del terremoto del 2016", ha dichiarato il Sindaco Giovanni Melchiorre.

Il cantiere, avviato grazie all’ordinanza commissariale n. 105/2020, ha comportato un investimento di 615.476,50 euro. Soggetto attuatore dei lavori è stata la Diocesi di Teramo-Atri, mentre l’intervento è stato realizzato dalla Cantagalli Costruzioni Srl, sotto il coordinamento di un ampio gruppo di enti e istituzioni: il Commissario per la Ricostruzione post-sisma, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Abruzzo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Teramo, il Comune di Bellante, il Genio Civile e gli Uffici diocesani competenti.

Tra gli interventi principali figurano il consolidamento antisismico delle volte e della copertura, la riparazione delle murature lesionate, il restauro degli stucchi e degli intonaci interni, nonché l’installazione di nuovi impianti elettrici, di sicurezza e riscaldamento.

A dirigere i lavori l’Ing. Arch. Antonio Masci, affiancato dall’Ing. Graziano Santa, mentre particolare riconoscenza è stata espressa ai funzionari tecnici e alle figure professionali coinvolte, tra cui il Dott. Piergiorgio Tittarelli, l’Ing. Caterina Mariano, l’Arch. Chiara Conte, l’Arch. Carla Pancaldi, il Dott. Antonio David Fiore e l’Arch. Cristina Collettini.

“La riapertura di questa chiesa – ha dichiarato Mons. Leuzzi – è una grande gioia per tutti noi. Rappresenta il ritorno di un luogo che non è solo spirituale, ma anche simbolo di identità e coesione per l’intera comunità di Bellante.”

La serata di oggi non sarà solo una celebrazione liturgica, ma un vero momento di festa per un territorio che, passo dopo passo, continua a ricostruire il proprio futuro.PHOTO-2025-06-07-18-28-45.jpg