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questura teramoLa Segreteria Provinciale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) di Teramo esprime forte preoccupazione per l’esclusione della provincia di Teramo dal piano di potenziamento ministeriale previsto per luglio 2025. Secondo quanto comunicato dal sindacato, nella distribuzione nazionale degli agenti del ruolo ordinario Agenti-Assistenti, Teramo non vedrà l’arrivo di alcun nuovo operatore.

Una notizia che arriva come un colpo durissimo per il territorio, già segnato da gravi carenze di organico presso la Questura di Teramo e il Commissariato di Atri. «La situazione attuale – denuncia il SAP – non consente nemmeno di garantire i servizi ordinari, con continue defezioni nei turni delle Volanti e cambi di servizio decisi all’ultimo minuto, in deroga alla normativa vigente».

Il sindacato sottolinea come la situazione fosse ampiamente prevedibile: già nel 2024 erano stati segnalati i pensionamenti di 19 colleghi, a cui nel 2025 se ne aggiungeranno altri 12, senza che sia stata prevista alcuna sostituzione. A ciò si sommano i trasferimenti futuri di personale verso le sedi di origine. «Se oggi siamo nel caos – si legge nel comunicato – cosa accadrà in autunno? Non osiamo nemmeno immaginarlo».

A preoccupare maggiormente è il crescente aumento di episodi di violenza e criminalità che il personale si trova ad affrontare quotidianamente, con risorse sempre più esigue. Proprio nella giornata di ieri, un poliziotto libero dal servizio ha dovuto intervenire da solo per sedare una rissa nel centro cittadino, in attesa dell’arrivo della pattuglia. Un episodio che si aggiunge alle molteplici segnalazioni di aggressioni, risse e reati predatori, denunciati anche sui social dalla cittadinanza.

Il SAP ribadisce il proprio impegno e la continua collaborazione con il Questore di Teramo, Dott. Carmine Soriente, con il quale si è tenuto un incontro lo scorso 6 maggio. Tuttavia, nonostante i confronti e le segnalazioni, nessun passo concreto è stato compiuto per affrontare l’emergenza organici.

«Abbiamo sempre pensato all’Amministrazione come a una grande macchina – dichiara il SAP – ma senza i suoi componenti fondamentali, ovvero il personale, non può funzionare. Chiediamo: fino a che punto si può tirare la corda della resilienza?».

Infine, il sindacato lancia un interrogativo cruciale: con l’attuale forza lavoro sarà possibile garantire non solo la sicurezza dei cittadini ma anche i diritti dei poliziotti stessi, tra cui ferie, riposi e condizioni di lavoro dignitose?

La data del 13 giugno 2025 segna, per la provincia di Teramo, un’altra tappa in quella che il SAP definisce una «cronica emergenza di sicurezza» che rischia di esplodere se non verranno adottate misure tempestive e concrete.