E' stato rimpatriato alle 17 di oggi pomeriggio il giovane nigeriano che da mesi aveva scelto come rifugio il porticato dell’ex Banco di Napoli, lungo il centralissimo corso San Giorgio. La sua presenza, segnata da coperte, effetti personali e rifiuti, aveva suscitato preoccupazione e proteste da parte di numerosi cittadini e dell’Associazione Teramo Vivi Città, che aveva segnalato la situazione come segno di degrado urbano.
Su iniziativa dell’assessora alle Politiche sociali Stefania Di Padova, l’amministrazione comunale ha avviato le procedure per il rimpatrio del giovane, che ha finalmente accettato la proposta di rientrare nel proprio paese d’origine. Biglietto pagato dalla Caritas.
Secondo quanto riferito dai servizi sociali, nei giorni scorsi il giovane ha subito un grave lutto familiare: la morte del padre in Nigeria. È stata proprio questa notizia a spingerlo ad accettare, per la prima volta, l’ipotesi di un rimpatrio volontario, dopo aver rifiutato in passato diverse proposte di sistemazione stabile e dignitosa offerte dal Comune.
L’amministrazione comunale sottolinea che il caso è stato seguito con attenzione e rispetto, cercando sempre una soluzione compatibile con la dignità della persona, pur nel rispetto del decoro urbano e della vivibilità del centro storico.