Continua senza esclusione di colpi la “Guerra dei Prati”, che vede opposti l’attuale gestore Marco Finori, la Gran Sasso Teramano (proprietaria degli impianti), la Provincia di Teramo (proprietaria della cabinovia) e l’Asbuc, l’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico dell’Antica Università di Pietracamela (proprietaria dei terreni). Ed è stata proprio quest’ultima a scrivere l’ultimo capitolo della storia, con una lettera che, in risposta alla richiesta di concedere l’uso dei terreni demaniali, chiede: “ …di fornirci il titolo di affidamento della concessione per il servizio di trasporto pubblico di persone…”. Una risposta che Finori ha immediatamente giudicato come finalizzata al solo contrasto della sua possibilità di riaprire : “…il documento che mi chiedono per l’uso dei terreni, si ottiene solo con l’uso dei terreni, stanno facendo una chiara manovra ostruzionistica - accusa - come del resto sta facendo la Gst, alla quale i miei legali stanno chiedendo da dieci giorni un incontro, ma mi hanno risposto con una pec che preferiscono sentirmi solo per iscritto…”