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OSVALDODITEODOROUn appello sincero, accorato, ma soprattutto civile e carico di dignità. Così il Consorzio Shopping in Centro di Teramo ha deciso di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con una lettera ufficiale inviata al Quirinale lo scorso 14 giugno.

A firmarla sono Franca Labrecciosa e Osvaldo Di Teodoro, in rappresentanza di una comunità di commercianti e artigiani del centro storico cittadino, che da anni affrontano le pesanti conseguenze del sisma e di una ricostruzione lenta e spesso disorientante. Ma non si tratta, specificano i promotori, né di una protesta, né di una richiesta di aiuto.

“Questa è l’espressione di una nostalgia”, si legge nel testo, “il segno malinconico di una comunità che rivendica un ruolo che non è mai stato solo economico”.

Il cuore dell’appello è nella frase che più ha colpito i lettori sui social e nei primi commenti raccolti: “Abbiamo perso la fantasia”. Quella stessa fantasia – spiegano i commercianti – che ha sempre caratterizzato il piccolo commercio italiano, fatto di passione, ingegno, vocazione all’artigianalità. Una forza creativa che, nella Teramo post-sisma, sembra essersi smarrita.

La lettera, densa di riferimenti simbolici alla storia del Made in Italy e ai marchi nati da piccole realtà locali, come Ferrari, Gucci, Benetton e Barilla, punta a sottolineare l’importanza vitale del tessuto economico di prossimità, oggi in sofferenza in tante città italiane.

“La scomparsa dei piccoli negozi è un rischio che non ci saremmo mai dovuti permettere”, scrivono i rappresentanti del Consorzio, “ma che oggi è cronaca quotidiana”.

I commercianti chiedono un incontro con il Presidente, per raccontare le loro storie e soprattutto per condividere idee e proposte concrete per il futuro. Un gesto istituzionale e simbolico, che punta a riaccendere l’attenzione su una crisi silenziosa, spesso dimenticata, ma profondamente radicata nel cuore delle città italiane.

Un grido d’allarme, ma anche un invito al dialogo e alla speranza. Un segnale forte che parte da Teramo, ma parla a tutta l’Italia.