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Continua la “Guerra dei Prati”. Dopo l’incontro / scontro di domenica scorsa, a Prati di Tivo, con l’annuncio di pec e contropec, la guerra tra Finori e l’Asbuc è continuata. La pec che Finori annunciava nel nostro video (QUESTO), con la richiesta di rilascio dei suoli demaniali è arrivata e l’Asbuc ha risposto così: 
«…siamo a comunicare che questa Amministrazione è ben disponibile al rilascio dei suoli demaniali civici di propria competenza nei margini delle disposizioni di cui all’ordinanza del Tribunale ordinario di Teramo …il rilascio di un nuovo atto concessorio dei terreni potrà configurarsi alle seguenti condizioni: - Occupazione sine titulo suoli - contratto 12 mesi sottoscritto tra le parti in data 20/06/2024, risolto per inadempimento in data 20/12/2024, quindi con decorrenza 21/12/2024 fino al 12/05/2025 (sentenza primo grado Tribunale Civile di Teramo) – Euro 13.616,00
-Attivazione di una nuova concessione dal 05/06/2025 (provvedimento della Corte d’appello di L’Aquila) fino al 16/12/2025 (merito fissato dalla Corte d’appello di L’Aquila) Euro 18.602,66; Totale da corrispondere ai fini del rilascio della nuova concessione Euro 32.218,00…».

Una pec alla quale Finori risponde così:
«…l'Asbduc ha inopinatamente condizionato l'uso dei terreni al pagamento di arretrati non dovuti per la mera occupazione del suolo nonché alla stipula del contratto anche per il periodo successivo al 16/9/25 in cui la Corte di appello di L'Aquila deciderà se confermare o meno la sospensiva e quindi per un periodo in cui oggi il Finori NON ha titolo ad assumere obblighi contrattuali. Il Finori si è reso disponibile per rendere possibile l'apertura dell'Impianto a pagare il corrispettivo dovuto per l'uso dei terreni sino al 16/9/25 e ad anticipare il costo delle manutenzioni salvo poi ripeterne le spese alla Provincia di Teramo quale soggetto effettivamente tenuto. E quindi a oggi la riapertura estiva degli impianti (la riapertura invernale degli impianti, lo si ricorda, necessita dell'installazione degli O'bellx che tutelano la sicurezza dell'intero comprensorio) incontra l’unico ostacolo effettivamente tenuto. E quindi a oggi la riapertura estiva degli impianti (la riapertura invernale degli impianti, lo si ricorda, necessita dell'installazione degli O'bellx che tutelano la sicurezza dell'intero comprensorio) incontra l’unico ostacolo nell'Asbduc che invece di gestire giudizialmente (perchè sino a oggi non vi ha proceduto?) le pretese nei confronti del Finori (e mi riferisco ai non dovuti arretrati) le antepone strumentalmente alla riapertura della cabinovia ben potendo invece intraprendere un giudizio civile per far valere le proprie ragioni causando coscientemente gravi danni al gestore giudiziale ma anche e soprattutto a una intera Comunità, anche e soprattutto nei confronti degli esercenti le attività turistico alberghiere e di migliaia di turisti che non possono godere appieno delle bellezze del Gran Sasso. La condotta dell'Asbduc si pone pertanto in contrasto con le Vs finalità statutarie».