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sportello-colonie.webpL’Associazione Tutela Diritti Animali dell’Arci ha presentato una formale richiesta al Prefetto di Teramo per chiedere il rispetto della legge 281/1991, che tutela i gatti liberi e impone ai Comuni il riconoscimento delle colonie feline. Nel mirino dell’associazione il Sindaco di Tortoreto, accusato di “inerzia” e di aver adottato “procedure fantasiose e irregolari”, ma anche la Asl di Teramo e la Polizia Locale, che – secondo l’Arci – non avrebbero vigilato sull’applicazione della normativa.

“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da cittadini e animalisti – spiega il presidente dell’associazione, Gabriele Bettoschi – che denunciano un vero allarme sanitario e ambientale: nascite incontrollate, problemi di igiene urbana, casi di avvelenamento e persino contenziosi legali. La situazione a Tortoreto è fuori controllo”.

L’associazione denuncia che la Asl, invece di procedere con la sterilizzazione dei gatti liberi, rallenta gli interventi dichiarando carenza di personale e impiega veterinari in mansioni “assurde e non previste dalla legge”, come quella di “contagatti” per valutare le richieste di riconoscimento delle colonie.

“È un approccio completamente errato – sottolinea Bettoschi – perché la legge non richiede autorizzazioni o pareri per proteggere le colonie. Il principio fondante della 281/91 è il controllo demografico e la tutela dei gatti liberi, che rientra tra i LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, sanciti anche a livello nazionale e regionale”.

Per l’Arci, l’inerzia del Comune e le irregolarità della Asl comportano un duplice danno: da un lato un grave disservizio di pubblica utilità, dall’altro un ingiustificato spreco di risorse pubbliche.

La richiesta è stata inviata anche al Dipartimento Sanità Animale della Regione Abruzzo, al Sindaco e al Comandante della Polizia Locale di Tortoreto, al Direttore Generale e al Direttore del Servizio Veterinario della Asl di Teramo.