Riaperto largo Melatino, al termine di un lungo intervento di riqualificazione che ha interessato l’area compresa tra corso Cerulli e via del Baluardo. I lavori, avviati a settembre 2024 con la sostituzione dei sottoservizi a cura di Ruzzo Reti e proseguiti con la posa della nuova pavimentazione da gennaio 2025, si sono conclusi dopo diversi rallentamenti, tra cui uno stop a febbraio per un intervento urgente di I2Rete Gas. La riapertura, pedonale per il momento, della strada adiacente alla centralissima chiesa di Sant'Antonio avviene in concomitanza di un giorno simbolo per la nostra comunità, quello delle Celebrazioni per la Compatrona di Teramo, la Madonna delle Grazie. Ad inaugurare la strada ripavimentata a nuovo per un costo di circa 250.000, a cui si devono aggiungere le somme necessarie ai lavori di ripristino per la rete fognaria ed energetica, come sottolinea l'assessore Di Marcantonio, il bagno con l'acqua santa di una la prima benedizione di don Antonio, il parrocco della chiesa omonima, e la sosta della banda in attesa della seconda benedizione, che in serata durante la processione verrà invece impartita da Sua Eccellenza il Vescovo Lorenzo Leuzzi. La pavimentazione è stata completamente rifatta: porfido davanti ai palazzi e alla chiesa, sampietrini nella fascia centrale e cunette per la raccolta delle acque piovane. Tra il sacro e il profano, intanto, anche due bollicine per intermediare i festeggiamenti di un'opera umana a cui hanno asssistito anche l'ex assessore comunale oggi consigliere regionale di minoranza Giovanni Cavallari, a debita distanza per non rubare la scena a Di Marcantonio, e la consigliera Papa. “La città riacquista uno spazio rigenerato – ha dichiarato il sindaco Gianguido D’Alberto – parte di un processo di trasformazione urbana senza precedenti che proietterà Teramo nei prossimi cinquant’anni”. Soddisfazione anche da parte dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Di Marcantonio, che ha ringraziato tecnici e operai per l’impegno, sottolineando il valore simbolico e architettonico dell’intervento.
EUGENIA DI GIANDOMENICO