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stazione1.jpegNon ci sono più i binari. Nel piazzale della vecchia stazione ferroviaria di Teramo resta solo terra smossa, blocchi di cemento spezzati, tracce di ghiaia e il silenzio di un luogo che ha perso la sua voce più familiare: il rumore del treno. I lavori di arretramento della linea ferroviaria proseguono a ritmo sostenuto, ma la scena che oggi si presenta davanti agli occhi di chi passa accanto alla stazione storica ha qualcosa di insolito, quasi surreale. Dove fino a pochi giorni fa si fermavano carrozze, si incrociavano pendolari, studenti, viaggiatori con valigia e sogni in tasca, adesso c’è il vuoto. Un vuoto fisico, ma anche emotivo. I binari sono stati completamente rimossi. Non è un’assenza momentanea, ma un addio definitivo: Non torneranno mai più. C'è chi si ferma a guardare, incuriosito, forse un po’ spaesato. Alcuni scattano una foto con il telefono, quasi a voler congelare l’ultimo fotogramma di un passato che sta scomparendo sotto i colpi delle ruspe. Con l’arretramento, la nuova stazione sorgerà pochi metri più in là, ma abbastanza per ridisegnare l’intera area. Una scelta dettata da esigenze infrastrutturali, logistiche, urbanistiche. La vecchia stazione di Teramo ha visto storie d’amore nascere e finire, lacrime di addii, abbracci di ritorni, studenti stanchi, pendolari in corsa, treni in ritardo annunciati con voce metallica. Presto, sarà il centro di una nuova piazza.