Prologo curioso, certo inadeguato, sicura testimonianza di un nervosismo anche eccessivo, forse motivato dall’inefficacia dei due ricorsi al Tar, entrambi respinti, quello offerto questa mattina alla conferenza stampa sul biodigestore da due rappresentanti dell’Associazione Ambiente e Sicurezza, quella che da mesi sta conducendo una sua solitaria guerra contro l’impianto che Comune e TeAm vogliono costruire a Carapollo, al posto dell’ecomostro dell’ex inceneritore. Prologo curioso, perché trattandosi di una conferenza stampa è fin troppo ovvio che l’accesso sia riservato ai giornalisti; inadeguato per i toni assunti, arrivati a sfiorare anche la minaccia al presidente con un “ti faccio a strisce” che imbarbarisce tutto il lavoro dell’associazione; nervoso ed eccessivo per i modi che - ripetiamo - forse svelano l’insoddisfazione per una battaglia che fino ad oggi non ha avuto altri risultati, se non quelli di ritardare i tempi.
Detto questo, mentre la macchina degli ambientalisti si allontana dalla zona dell’ex inceneritore, location delicata scelta per l’incontro con la stampa e, giova ripeterlo, riservata solo alle testate autorizzate, tanto più che si trova all’interno del complesso della TeAm, finalmente la conferenza stampa comincia.
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