Una strada comunale fondamentale per il turismo montano del Gran Sasso, quella che dal piazzale Amorocchi di Prati di Tivo conduce alla località di Cima Alta, versa in condizioni di assoluto degrado. A denunciarlo formalmente, attraverso una lettera indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad altri enti competenti, è stato Pasquale Iannetti, cittadino attento e frequentatore dell’area.
Nella segnalazione, inviata anche per conoscenza al sindaco di Pietracamela e ai Carabinieri locali, si descrive una situazione al limite della percorribilità: fondo stradale dissestato con buche diffuse, assenza totale di segnaletica verticale e orizzontale, mancanza di barriere di protezione nei tratti più esposti e pericolosi. Particolarmente critica la condizione degli ultimi due chilometri, dove la strada è ridotta a una pista di breccia.
L’arteria, lunga circa sei chilometri, è essenziale per l’accesso ai sentieri montani del massiccio del Gran Sasso, sempre più frequentati da escursionisti, appassionati di trekking e alpinisti. “Nonostante la sua importanza per il turismo, il Comune di Pietracamela – si legge nella lettera – continua a chiuderla al traffico durante l’inverno, giustificando la decisione con il rischio ghiaccio e neve”.
Viene infatti citata l’ordinanza sindacale n. 40 del 9 dicembre 2024, che dispone la chiusura invernale della strada per motivi di sicurezza, data l’altitudine (1450 metri) e la presenza di fitta vegetazione che mantiene costantemente la sede stradale in ombra.
Secondo Iannetti, però, tale ordinanza non può sostituirsi agli obblighi previsti dall’articolo 14 del Codice della Strada, che impone agli enti proprietari delle strade – in questo caso il Comune – la responsabilità della manutenzione, gestione, pulizia, segnaletica e sicurezza delle stesse. Il documento richiede un immediato sopralluogo da parte degli organi competenti e, qualora il Comune continui a non intervenire, chiede la chiusura formale della strada per inagibilità.
«Non si può tollerare che un’infrastruttura così importante venga abbandonata o chiusa in modo permanente – sottolinea Iannetti –. Il Comune deve essere obbligato ad agire, perché la sicurezza degli utenti non può essere trascurata né sacrificata».
Ora si attende una risposta da parte degli enti preposti, in particolare dal Ministero e dal Provveditorato alle Opere Pubbliche per l’Abruzzo, auspicando un intervento rapido che restituisca alla comunità e ai turisti una strada sicura e pienamente fruibile.
LA STORIA
L'idea di collegare il versante di Pietracamela a quello di Isola del Gran Sasso risale al 1940 ed è da
attribuire al Cons. Gen. Nicola Forti, Presidente dell'Ente per il Turismo, (padre dell'attuale sindaco
di Pietracamela dott. Giorgio Forti).
Tra le opere realizzate dall'illustre e tenace Nicola Forti emergono:
- La costruzione del Rifugio sulla cresta dell'Arapietra. (1938).
- Lavori di sistemazione della statua della " Madonnina" (1936).
- La realizzazione del sentiero che dalla Madonnina porta al Rifugio Fianchetti.
- La costruzione del pubblico lavatoio e fontana nel capoluogo (1927).
- L'inizio della costruzione del Rifugio C. Franchetti, che sarà poi completato dal CAI di Roma.
- La costruzione della strada Pietracamela - Prati di Tivo.(1933/35).
- La costruzione di diversi muri di sostegno e briglie a Pietracamela per il consolidamento
dell'abitato
- La costruzione della Cappella dei caduti in guerra (1934).
- Lavori per l'illuminazione pubblica e privata nel paese da parte della soc. Terni (1934).
- La costruzione del cimitero nel capoluogo (1931).
- La costruzione della fognatura e pavimentazione stradale nel capoluogo (1930).
La costruzione dell'acquedotto nella frazione di Intermesoli (1930).
- La costruzione dei Rifugi per il sostegno all'opera di forestazione di S. Nicola, di Prati di Tivo e
di Fano Adriano
- Nel 1937 viene stanziata la somma di £. 400 milioni per le opere di urbanizzazione dei Prati di
Tivo - strade, rete idrica, fognature, impianti elettrici e telefonici, alberghi e luoghi di ritrovo.
- Nel 1937 viene stanziata inoltre la somma di £. 35 milioni per realizzare una "Slittovia" Prati di
Tivo- Arapietra.
Nel 1940 viene dato l'avvio ai lavori per la costruzione della strada con diversi interventi al fondo
stradale.
I problemi legati agli eventi bellici fanno però interrompere i lavori
Dobbiamo arrivare agli anni 60' quando, con la istituzione della Comunità Montana si procede ad
elaborare un nuovo progetto e ad iniziare i lavori dal versante di Pietracamela
Nel 1969 il tracciato viene completato fino alla Laghetta, il fondo viene imbrecciato ed aperto alla
circolazione, successivamente, con l'apertura del Camping Yarkhun viene asfaltato in parte
Subito dopo viene realizzato il tratto che scende verso Forca di Calle che però si ferma al Rifugio
del Fontanino a quota 1428.
Alcuni dati
- Prati di Tivo mt. 1450 La Laghetta mt. 1600
- Il Fontanino mt. 1428 Forca di Valle mt. 888