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Si arricchisce di nuovi graffiti via Guido II, grazie a un’iniziativa promossa da Casa del Popolo nell’ambito della terza edizione del Torneo Antirazzista. Una vera esplosione di colore e significato, che trasforma muri anonimi in tele urbane di denuncia e speranza.

Con spray e bombolette, gli artisti della street art stanno dando nuova vita ai palazzoni della periferia teramana, vincendo il grigiore del cemento con immagini forti, simboliche, a tratti provocatorie, ma sempre dense di messaggi sociali.

I murales, spesso fraintesi come semplice atto di ribellione estetica, raccontano invece una realtà in crisi, parlano di diritti negati, di inclusione, di lotte comuni. Una forma d’arte popolare che prende posizione e che, con immediatezza visiva, invita a riflettere su un mondo allo sfascio.

Il progetto di rigenerazione urbana proposto da Casa del Popolo punta così a unire sport, cultura e partecipazione, offrendo ai più giovani un modo per esprimersi e sentirsi parte attiva della comunità.

Con ogni muro dipinto, Teramo scopre nuovi linguaggi e si apre a nuove visioni, facendo della periferia un laboratorio di creatività e impegno civile.

Eugenia Di Giandomenico

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