Dopo anni di abbandono e decadenza, l’Hotel Miramonti si prepara a rinascere. È partito ufficialmente il progetto di riqualificazione della storica struttura ricettiva ai piedi del Corno Piccolo, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Un intervento ambizioso che punta a restituire all’albergo il suo ruolo centrale nel rilancio turistico dei Prati di Tivo.
Il progetto, firmato dall’ingegnere Alessandro Paradisi per conto della società Felicione-Di Febo & C. S.n.c., si basa su tre pilastri fondamentali: sostenibilità ambientale, efficienza energetica e accessibilità inclusiva. L’obiettivo è chiaro: trasformare il Miramonti in una struttura di alta gamma, moderna e accogliente, senza stravolgerne l’identità architettonica.
UN HOTEL PIÙ VERDE E TECNOLOGICO
L’intervento prevede l’uso di materiali naturali e locali, come legno e pietra, e l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per l’efficientamento energetico: cappotto termico, impianto fotovoltaico, solare termico e pompe di calore. Il tutto mirato a ottenere la classe energetica A.
Un’attenzione particolare è rivolta all’integrazione paesaggistica: facciate alleggerite con parapetti in vetro, schermature solari in legno e ampie vetrate per godere della luce naturale e dei panorami mozzafiato.
SPA PANORAMICA E NUOVA VITA ALL’ESTERNO
Fiore all’occhiello del nuovo Miramonti sarà l’area wellness con piscina esterna a sfioro, progettata per fondersi con il paesaggio montano. Completano l’intervento una moderna spa, palestra, saune, docce emozionali e campi sportivi esterni.
Gli spazi comuni e le aree verdi saranno completamente riorganizzati, con percorsi pedonali, zone relax, terrazze panoramiche e impianti di illuminazione studiati per valorizzare l’architettura anche di notte.
BARRIERA ARCHITETTONICHE ABBATTUTE
Il progetto affronta anche un nodo irrisolto da decenni: l’accessibilità per tutti. Verranno installati nuovi ascensori, rampe e percorsi accessibili secondo le normative vigenti, rendendo finalmente la struttura fruibile anche a persone con disabilità motorie, visive e uditive.
UN CANTIERE PER RILANCIARE L’ECONOMIA DEL TERRITORIO
Secondo i promotori, la riqualificazione del Miramonti non è solo un’operazione edilizia, ma un intervento di rigenerazione territoriale. L’apertura dell’hotel potrà generare nuova occupazione, indotto economico per le attività locali e soprattutto un segnale concreto contro lo spopolamento delle aree montane.
Dopo anni di silenzio e degrado, l’Hotel Miramonti si prepara a tornare protagonista. E con lui, forse, anche i Prati di Tivo.