Tre anni di reclusione, per maltrattamenti sui minori durante le lezioni. È questa la condanna per Patrizia Pezzella, 63 anni, insegnante di una scuola dell’infanzia che, grazie a testimonianze, appostamenti e soprattutto telecamere nascoste nelle aule, è stata accusata di aver seguito un metodo educativo definito «rigido e violento» da molte famiglie. Nell’ambito delle indagini, la maestra era stata arrestata e posta ai domiciliari La sentenza ha riconosciuto la responsabilità della maestra, fissando un risarcimento provvisionale di mille euro per ciascuno dei bambini coinvolti. Il ministero della Pubblica istruzione si è dichiarato responsabile civile nel procedimento. La vicenda risale al gennaio 2019, quando alcune segnalazioni di insegnanti di una scuola di San Salvo avevano fatto emergere dubbi sulla linea educativa adottata da Pezzella. Il dirigente scolastico, preoccupato, avevano trasmesso le segnalazioni ai carabinieri, che hanno avviato un’indagine discreta e approfondita. L’avvocato della maestra ha annunciato ricorso in appello
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