«La Macroarea 5 deve tornare assolutamente al voto. Va ripristinata la legalità, aprendo la partecipazione a tutti coloro che vivono, operano e contribuiscono alla vita del centro storico, compresi i commercianti che, all'epoca, furono inspiegabilmente esclusi».
A dichiararlo è Osvaldo Di Teodoro, vicepresidente del Consorzio Shopping in Teramo Centro, che interviene con fermezza sulla situazione ancora sospesa della Macroarea 5, uno dei principali strumenti di rappresentanza e gestione territoriale del cuore cittadino.
«C'è la necessità di tornare al voto – prosegue Di Teodoro – ed è giusto che si ristabilisca un principio fondamentale di democrazia e legalità. Il centro storico non può essere gestito da pochi, ma deve vedere coinvolti tutti i soggetti attivi e rappresentativi, senza esclusioni arbitrarie».
Il vicepresidente conclude lanciando un chiaro avvertimento: «Se questo non sarà fatto, valuteremo il da farsi. Ma è chiaro che non possiamo restare immobili di fronte a una situazione che penalizza l’intera comunità cittadina e chi ogni giorno lavora per valorizzare Teramo».
Luigia Ancarani oramai sfiduciata dopo le dimissioni di quatteo componenti su sette ha convocato per il 18 luglio una riunione senza portare all'ordine del giorno lo scioglimento della Macroarea 5 e il ritorno al voto. Tutto questo, evidenziano i dimissionari non si può fare e si sta agendo, con la complicità di alcuni esponenti di rilievo dell'amministrazione comunale, nella illegalità.