Una testimonianza diretta e potente arriva da Gaza attraverso gli scatti di sei fotoreporter palestinesi, ora esposti a Teramo. La mostra, intitolata “Grant You Refuge”, è organizzata dal Comune di Teramo con il patrocinio dell’Anci, del Consiglio regionale d’Abruzzo, della Provincia di Teramo e dell’Università di Teramo.
Le fotografie di Shadi M. Tahatibi, Riand Zumh, Mohammed Hajjar, Saeed Mohammed Janis, Omar Nazzan Ashtary e Jellad Talib raccontano il dramma dei civili intrappolati tra la guerra e l’assedio. Volti e storie di rifugiati, di bambini costretti a vivere in condizioni estreme e di comunità sfollate emergono con forza dalle immagini, sospese tra la minaccia delle bombe e la voglia di vivere.
I sei fotoreporter girano con giubbotti antiproiettile e macchine fotografiche per documentare quotidianamente la distruzione e il dolore, nonostante la paura costante. Il titolo della mostra riprende una poesia della giovane poetessa palestinese Hiba Abu Nada, uccisa lo scorso ottobre a Khan Younis durante un bombardamento.
«Abbiamo deciso di ospitare questa mostra a Teramo – spiega il sindaco Gianguido D’Alberto – per mettere tutti di fronte alla drammaticità di un conflitto che sta cancellando intere generazioni. È una situazione inumana che non possiamo ignorare.»
Domani mattina la preview alla mostra e alle 18 l'inaugurazione.
Nelle sale dell’Arca, della Pinacoteca Civica e dell’ufficio Iat di Teramo sono esposti i disegni dei bambini e delle bambine di Gaza, una testimonianza toccante della loro vita sotto assedio. La mostra fa parte dell’esposizione “I Grant You Refuge – Fotografie da Gaza”, prodotta dal Comune di Ravenna e presentata al Festival delle Culture 2025, che resterà aperta a Teramo fino al 7 settembre.
I disegni raccontano i sogni e gli incubi quotidiani di bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni, molti dei quali purtroppo hanno perso la vita durante il conflitto. Tra i sogni ricorrenti c’è quello di una casa intera, con un albero verde accanto — simboli di pace e normalità. Negli incubi, invece, i missili che piovono da un cielo nero dominano le immagini, riflettendo la paura costante degli attacchi israeliani.
Questi lavori sono stati realizzati all’interno di una tenda artistica a Gaza, un’iniziativa ideata da Mohammed Timraz per offrire ai più piccoli un momento di sollievo e creatività, lontano dalla realtà drammatica delle bombe e della distruzione.