Un’atmosfera magica e coinvolgente ha avvolto ieri sera Piazza Sant’Anna, dove si è tenuto l’atteso concerto “Not(t)e da Oscar”, promosso dall’Università degli Studi di Teramo in collaborazione con il Comune e la produzione di Sinfonika Eventi. Protagonista assoluto della serata il Quartetto Antares, formazione d’eccellenza della scena cameristica italiana, che ha regalato al numeroso pubblico un viaggio emozionante tra le più celebri colonne sonore del cinema.
Acclamati a lungo con applausi calorosi, i musicisti – Agnese Tasso (violino primo), Michele Braghini (violino secondo), Eva Impellizzeri (viola e autrice delle trascrizioni), e Michele Ballarini (violoncello) – hanno saputo fondere rigore tecnico e pathos espressivo in un programma suggestivo che ha attraversato le musiche di Ennio Morricone, Hans Zimmer, John Williams, Nicola Piovani, Alan Silvestri e Nino Rota.
Un omaggio raffinato a grandi maestri del cinema e della musica che ha emozionato e coinvolto spettatori di tutte le età. Da C’era una volta il West a Il gladiatore, da Interstellar a La vita è bella, ogni brano è stato accolto con entusiasmo, mentre le immagini dei film scorrevano sullo schermo, amplificando l’intensità dell’esperienza.
A introdurre la serata, il Magnifico Rettore dell’Università di Teramo Christian Corsi, che ha sottolineato l’impegno dell’ateneo nel sostenere la crescita culturale del territorio:
“Non solo ricerca e formazione, ma un’azione universitaria che vuole contribuire attivamente alla definizione di una nuova identità per Teramo, aperta, coraggiosa e attrattiva”, ha dichiarato.
Accanto a lui è intervenuta la professoressa Paola Besutti, docente di Musicologia, che ha tracciato un suggestivo legame tra musica e narrazione cinematografica, introducendo il pubblico alla profondità artistica delle opere in programma.
Il Quartetto Antares, noto per la qualità delle sue trascrizioni originali e per il lavoro di ampliamento del repertorio quartettistico, ha confermato il suo altissimo valore musicale. I musicisti, tutti affermati a livello nazionale e internazionale, hanno dato vita a un concerto che resterà nella memoria della città.
La serata si è conclusa tra emozione e gratitudine, testimoniando ancora una volta quanto la cultura e la musica possano essere strumenti potenti di comunità e bellezza.