In una lettera aperta indirizzata al sindaco Gianguido D’Alberto, il Consorzio Shopping in Teramo Centro lancia un appello deciso: “La città sta cambiando profondamente, ma non in meglio”. Un documento che fotografa il disagio crescente di una comunità che si sente abbandonata, spaesata, ferita.
Negli ultimi mesi – scrivono i commercianti – Teramo ha visto moltiplicarsi episodi di violenza e degrado, con risse in pieno centro, in Piazza Garibaldi, in Piazza Martiri e lungo i corsi principali. L’episodio avvenuto durante il recente concerto di Currieri, sotto gli occhi di centinaia di cittadini, è solo l’ultimo sintomo di una crisi che ha radici più profonde.
“Stiamo vivendo una trasformazione senza guida”, si legge nella lettera. La denuncia è chiara: Teramo sta assumendo i problemi delle grandi metropoli – insicurezza, degrado, tensioni sociali – ma senza averne i vantaggi. Nessuna rete culturale attiva, pochi eventi di valore, servizi pubblici insufficienti, nessuna idea concreta di sviluppo urbano.
Il messaggio rivolto all’amministrazione è diretto: i cittadini si sentono abbandonati.
“Non è possibile continuare ad accogliere persone, anche con le migliori intenzioni, senza avere strumenti adeguati per gestire il cambiamento”, scrivono. E aggiungono: “Stiamo pagando un prezzo alto in termini di convivenza civile, qualità della vita e fiducia nelle istituzioni”.
Il Consorzio chiede al sindaco una svolta: “È il momento di una posizione seria, netta, concreta. Teramo ha bisogno di un’amministrazione che ascolti, che agisca, che protegga. Non possiamo più restare a guardare mentre tutto ci sfugge di mano.”
La lettera si chiude con un riferimento simbolico:
“Come diceva la pubblicità dei jeans Jesus: ‘Chi mi ama mi segua’. Chi ama davvero Teramo, oggi più che mai, ha il dovere di farla tornare sulla strada giusta.”
Consorzio Shopping in Teramo Centro