S'infiamma di fede il Santuario della Madonna della Tibia. Ieri sera, sabato 9 agosto, è tornato a ripetersi un rito molto sentito per il Comune di Crognaleto e tutta la popolazione della Laga. Giunta alla sua 29esima edizione, la Fiaccolata mariana ha raccolto piú di trecento anime intorno all'ascensione notturna per raggiungere la caratteristica chiesetta arroccata sullo sperone che guarda dormire il nostro amato Gigante.
La tradizione atavica per coloro che, il paese e il Santuario, li hanno vissuti e continuano a viverli non solo d'estate, rappresenta un momento suggestivo e sempre emozionante, simbolo di legame inteso con le radici del proprio territorio, che riunisce la montagna intera.
Anche se purtroppo, quest'anno, alla data storica dell'evento religioso si è accavallato l'annuale pellegrinaggio al ben piú popolare Santuario di San Gabriele, che abitualmente viene svolto il primo sabato d'agosto, sono stati tantissimi i fedeli che, come al solito, dai paesi limitrofi hanno raggiunto Crognaleto per manifestare solidarietà all'organizzazione e confermare quel senso di comunità religiosa e montana, partecipando ad un appuntamento fisso che unisce e si identifica intorno a un culto, quello mariano, profondamente sentito nella zona.
A sottolinearne l'importanza, lo stesso sindaco Orlando Persia, che aggiunge "le aree interne sono la scommessa della Nazione!"
Nell'ultimo periodo, grazie al riconoscimento ufficiale ottenuto dal Vaticano come Santuario all'antica chiesetta della Tibia, giungono anche da piú lontano i devoti alla ricerca di nuove fonti che alimentino il loro credo rinnovandone il vigore.
Encomiabile, in tal senso, il lavoro incessante dell'associazione Crognaleto-Tibia, che con progettualità e iniziative, in sinergia delle Istituzioni e della Proloco, promuove l'attività intorno al Santuario.
"Riceviamo sempre piú spesso richieste per aperture e passeggiate in questo luogo sacro, segno che l'impegno speso dalla nostra comunitá sta dando i suoi frutti" dichiara il presidente Giovanni Di Filippo.
L'area è stata recentemente oggetto di una serie di interventi che a breve, forse già da dopo l'estate, permetteranno ai visitatori di vecchia e nuova data di accedervi attraverso un percorso piú agevole e sicuro.
Ma se ancora le condizioni non sono perfette, le fondamenta, da bravi uomini di montagna, sono già state buttate e pronte per erigere un futuro prossimo e magnifico, che contribuisca a rendere maestosa ed indimenticabile la nostra immensa montagna teramana e abruzzese, nutrendo di nuova linfa le sue radici.
Intanto, mentre sotto la luna piena un quartetto di archi e la voce leggera di un soprano hanno incantato l'atmosfera già densa di sospiri e preghiere, come ogni anno, le fiaccole si sono accese rischiarando il buio della notte appenninica, nell'immagine di una processione che, simile ad un serpente di fuoco, ha avvolto e custodisce secoli di tradizione: per una montagna che arde, brilla un mare di speranza. Un antico adagio recita "Ad accendere una torcia per gli altri, s'illumina anche il proprio cammino." Dopo tutto, la Verità si trova un Verbo: veniamo alla luce per illuminarci e di quella luce illuminare.
E Crognaleto, dal suo piccolo lassú, ce lo ricorda ogni estate, ogni 9 agosto.
Eugenia Di Giandomenico