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sub-777x437.jpgSono in corso al largo di Ravenna le ricerche di Ugo Coppola, 55 anni, pescarese, disperso da ieri pomeriggio durante un’immersione presso la piattaforma Paguro, a circa 12 miglia nautiche dalla costa. L’uomo era arrivato appositamente per partecipare a un’immersione organizzata dal centro diving “Dive Planet” di Rimini.

L’allarme è stato lanciato dai compagni di immersione quando Coppola non è più riemerso. I sommozzatori del reparto volo di Bologna si sono immersi fino a 25 metri presso la boa Bravo della piattaforma, mentre il nucleo nautico di Ravenna ha fornito supporto operativo. Sono stati impiegati anche sistemi di ricerca marini come il multi beam, ma con esito negativo. Tra le 18:30 e le 19:00 è stata effettuata una nuova immersione su un’altra boa, denominata Alfa. Sul posto anche i sommozzatori della Guardia di Finanza.

Le operazioni, coordinate dalla Guardia Costiera di Ravenna, proseguono senza sosta, ma il tempo trascorso dall’ultima immersione rende sempre più flebili le speranze: le riserve d’aria durano circa un’ora e ormai ne sono passate molte.

Originario di Villalago (L’Aquila), dove ha ancora parenti, Coppola viveva a Pescara con l’anziana madre, in un condominio vicino alla chiesa di San Luigi. Volontario dei Vigili del Fuoco, era noto per le sue passioni: i fondali marini, la scherma, la musica – suonava la tastiera nel coro parrocchiale – e la partecipazione attiva a eventi locali.

Il relitto del Paguro, meta di subacquei esperti, è ciò che rimane della piattaforma colpita nel 1965 da un’esplosione durante le perforazioni per la ricerca di idrocarburi. L’incidente provocò una massiccia fuoriuscita di gas, un violento incendio e la morte di tre persone. Oggi il sito, con una profondità massima di 29 metri, è un habitat marino ricco di vita e un’attrazione per le immersioni.