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A Colleparco, come mostra il video inviatoci da un nostro lettore, è nata una nuova forma di raccolta differenziata: il “porta a porta” gestito dai cinghiali. Le bestiole, instancabili e determinate, si occupano con precisione millimetrica di svuotare i cassonetti dell’organico, distribuendo il contenuto su marciapiedi, strade e aiuole. Un vero servizio pubblico, ma gratuito, che si deve alla riuscita di tutte le politiche di contenimento lanciate dall’assessora Pina Ciammariconi. I residenti inizialmente hanno storto il naso, vedendo resti sparsi ovunque. Poi hanno capito che forse c’era del genio dietro tutto questo:
Niente più tassa sui rifiuti: perché pagare la differenziata quando il quartiere è già servito da una squadra di “operatori ecologici” pelosi, a quattro zampe e con zanne integrate?
Economia circolare: l’umido non finisce in discarica, ma direttamente nello stomaco dei cinghiali. Altro che compostaggio, qui si parla di biocompostaggio a cinghiale vivo.
Integrazione sociale: il quartiere non ha più confini tra cittadini e fauna selvatica, si cena praticamente insieme.
Le autorità locali non sanno se ringraziare i cinghiali per il risparmio o multarli per abbandono di rifiuti. Qualcuno propone di dare loro un giubbotto arancione e una pettorina con scritto “TE.AM” (Teramo Ambiente), per ufficializzare il nuovo servizio.
C’è già chi sogna un futuro senza bollette dei rifiuti, con il Comune che potrebbe lanciare lo slogan:
“Differenziata Colleparco: tu cucini, il cinghiale smaltisce.”