Cinque giorni in più di apertura per la cabinovia. È quanto ha chiesto l’avvocato Gianni Falconi, legale di Marco Finori, all’Asbuc, per prolungare la stagione estiva degli impianti ai Prati di Tivo. E quindi la volontà sarebbe quella di farla girare fino al 21 settembre. La richiesta arriva a ridosso dell’udienza fissata per il 16 settembre, quando verrà discusso il ricorso sul caso legato alla gestione del Gran Sasso Teramano e della Provincia di Teramo. Nonostante la scadenza giudiziaria, Finori ha chiesto di mantenere aperta la cabinovia per qualche giorno aggiuntivo, così da consentire agli operatori e agli amanti della montagna di sfruttare al meglio il servizio.  La stagione estiva, infatti, non ha regalato grandi soddisfazioni stavolta: il riavvio della cabinovia è partito in ritardo, gli hotel sono rimasti chiusi e non si sono registrati pernottamenti significativi ai Prati di Tivo. A complicare la situazione anche i lavori ancora non conclusi ddell'hotel Amorocchi e lo stop alla ristrutturazione dell’hotel Miramonti, bloccata da un contenzioso con il vecchio gestore. La proroga richiesta, dunque, mira almeno a prolungare l’offerta di un servizio che, tra difficoltà e criticità, continua a restare fondamentale per la vitalità turistica della località montana. L'appello viene esteso anche all'amministrazione comunale di Pietracamela e al suo Sindaco Antonio Villani.