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Due dirigenti della Wip Finance, società con sede in Svizzera che da circa un anno detiene la proprietà del Chieti calcio, sono stati arrestati a Lugano con accuse pesanti: tra i reati ipotizzati figurano truffa e riciclaggio. Si tratta di Jane Lepori Sassu, 48 anni, cittadina svizzera e presidente della Wip Finance, e Adamo Trane, 39 anni, cittadino italiano e direttore della società. La notizia ha inevitabilmente scosso l’ambiente neroverde, anche se dal club teatino si sottolinea l’estraneità della società sportiva rispetto ai fatti contestati. «Il Chieti calcio è completamente estraneo a questa vicenda», ha dichiarato il presidente Gianni Di Labio, che ha ribadito come l’inchiesta riguardi esclusivamente le attività finanziarie dei due manager finiti in manette. Un’inchiesta internazionale, dunque, che tocca indirettamente il calcio abruzzese, ma che – assicurano i vertici del club – non avrà ricadute sull’attività sportiva della squadra. xGli investigatori – la cui attenzione si sarebbe concentrata in particolare sulla società Horizon, appartenente alla galassia del duo Lepori-Trane – ipotizzano anche un legame tra i due manager e l’inchiesta Moby Dick, una presunta frode carosello sull’Iva da 1,3 miliardi di euro che – per la procura europea – coinvolge clan di mafia e di camorra. Tutto passava dal Canton Ticino, dove alcuni indagati erano azionisti occulti di cinque società amministrate da Lepori e Trane. L’indagine teatina dovrà ora capire se l’acquisizione del club neroverde fosse un tassello di questo gigantesco e oscuro mosaico.Screenshot_2025-08-28_alle_16.55.38.png