Sottrazioni per oltre mezzo milione di euro da libretti e buoni fruttiferi: con questa accusa due dipendenti di Poste Italiane, all’epoca in servizio a Corropoli, rischiano il processo. L’udienza preliminare davanti al gup Roberto Veneziano è fissata per il 24 settembre.
Secondo la Procura di Teramo, come racconta il Centro, una delle due indagate avrebbe sistematicamente drenato i risparmi di un correntista, anche convertendo a sua insaputa la polizza vita del padre defunto. Proprio quell’anomalia, segnalata dall’ufficio antifrode di Poste, ha fatto scattare la denuncia e l’indagine della polizia postale. Nel frattempo, altri clienti hanno presentato esposti per presunti ammanchi. Le due impiegate devono rispondere, a vario titolo, di truffa, peculato, sostituzione di persona e ricettazion