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Si è conclusa in Cassazione la lunga battaglia legale tra un imprenditore del settore abbigliamento e un istituto di credito nazionale. Dopo undici anni e tre gradi di giudizio, la banca è stata condannata a restituire 1.045.000 euro che l’uomo aveva versato in seguito a un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo. Il contenzioso, come ricorda il Centro, è nato da un conto chiuso nel 2009, e riguardava l’applicazione illegittima di interessi anatocistici e altri oneri non pattuiti. Già i giudici di primo e secondo grado avevano accolto le tesi difensive, riconoscendo addirittura un credito alla società dell’imprenditore. Il ricorso della banca è stato dichiarato inammissibile dalla Suprema Corte, che ha confermato le decisioni precedenti. Per l’imprenditore, che allora aveva pagato per evitare conseguenze con altri istituti di credito, si chiude così una vicenda durata più di un decennio.