Taglio del nastro, applausi, sorrisi istituzionali: Teramo ha finalmente la sua nuova stazione, moderna, luminosa e accogliente. Un gioiellino dell’architettura ferroviaria, pronta a proiettare i viaggiatori nel futuro. Peccato che il futuro, a quanto pare, non preveda i bagni. Già, perché per un bisogno fisiologico bisogna armarsi di pazienza e gambe buone: uscire dalla stazione nuova, attraversare la piazza e raggiungere la vecchia, quella ormai in pensione, dove i servizi sono rimasti. Una passeggiata che per molti può sembrare quasi un percorso salute, ma che per gli anziani, i disabili o chi ha fretta assume i contorni di una piccola odissea. Insomma, un’opera all’avanguardia… ma con il comfort del secolo scorso. Forse il messaggio è chiaro: i treni arrivano in orario, ma la vescica deve sapersi adattare.
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