Ci sono anche cittadini di Martinsicuro tra le nove vittime finite nella rete di un sistema di truffe online scoperto dagli investigatori. Le denunce, che toccano diverse città tra Abruzzo, Marche, Lazio e Liguria, riguardano compravendite fasulle su piattaforme di e-commerce: orologi, cellulari e altri oggetti mai consegnati, nonostante i pagamenti effettuati. Secondo quanto ricostruito, i truffatori sarebbero riusciti a sfruttare i meccanismi dei portali inducendo i compratori, con messaggi di errore simulati, a reinserire le credenziali. Un inganno che permetteva di sbloccare i pagamenti senza spedire alcuna merce. Il filo delle indagini porta anche a un giovane studente, trovato senza vita a Perugia lo scorso gennaio, nella cui disponibilità erano state rinvenute 46 sim card utilizzate per le operazioni. Da quell’appartamento è partita la ricostruzione che ha permesso di collegare le utenze e risalire alle vittime, tra cui appunto Martinsicuro. Il quadro che emerge racconta di una rete con identità fasulle, movimenti di denaro e possibili contatti con ambienti del dark web. Un intreccio che ha travolto persone comuni, finite a loro volta nel mirino di raggiri sempre più sofisticati.