Anche in Abruzzo cresce l’allarme per la ludopatia, una dipendenza silenziosa che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. Secondo i dati più recenti sul gioco legale, la spesa media annua supera i 700 euro per abitante, con punte ancora più alte nelle aree urbane e nei centri medio-piccoli dell’interno, dove la crisi economica e l’isolamento sociale favoriscono il rischio di dipendenza. Per affrontare il fenomeno, la Regione sta lavorando a un nuovo piano di contrasto alla ludopatia, che punta su prevenzione, assistenza e controllo del territorio. Il programma coinvolgerà ASL, Comuni, scuole, associazioni e centri di ascolto, con l’obiettivo di coordinare interventi capillari su scala locale. Tra le misure allo studio figurano campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro, percorsi di formazione per esercenti e operatori sanitari, la riduzione degli orari di apertura delle sale gioco e il potenziamento dei servizi pubblici per le dipendenze (Ser.D). È prevista inoltre la creazione di una rete di sportelli informativi per fornire assistenza e consulenza gratuita a giocatori e familiari. “La ludopatia non è solo un problema sanitario, ma anche sociale e culturale”, spiegano gli esperti del settore. “Dietro ogni giocatore ci sono spesso debiti, isolamento e fragilità personali. Serve un’azione corale per prevenire e accompagnare chi rischia di perdere tutto”. Secondo le stime, in Abruzzo oltre 10mila persone presentano comportamenti di gioco problematici, mentre cresce la quota di giocatori online, in particolare tra i giovani. Il fenomeno riguarda sempre più spesso anche pensionati e disoccupati, attratti dalla speranza di una vincita che possa cambiare la vita. Il nuovo piano regionale si inserisce nel quadro delle iniziative nazionali contro il gioco d’azzardo patologico e mira a rafforzare la rete di prevenzione e cura, favorendo la collaborazione tra enti pubblici e realtà del terzo settore. Una sfida complessa, ma necessaria per proteggere le fasce più fragili della popolazione e promuovere una cultura della consapevolezza e del gioco responsabile.

