Si è conclusa nel modo più drammatico la spedizione sull’Himalaya di Paolo Cocco e Marco Di Marcello, i due alpinisti abruzzesi travolti da una valanga mentre tentavano di raggiungere la vetta del Dolma Khang, in Nepal. I loro corpi, insieme a quello dell’austriaco Markus Kirchelr, sono stati ritrovati e identificati dal sovrintendente di polizia Gyan Kumar Mahato, che ha confermato la loro morte dopo ore di ricerche condotte in condizioni meteorologiche estreme.
Le tempeste di neve che negli ultimi giorni hanno colpito il Nepal centrale sono alla base di due distinti incidenti di montagna costati la vita a nove persone, tra cui cinque italiani.
Secondo Franco Salerno, ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano, si è trattato di un evento di precipitazioni estreme:
“Il fenomeno di base è lo stesso, si è trattato di un evento meteorologico eccezionale – spiega all’ANSA –. In questo periodo le nevicate non sono comuni, perché ci troviamo dopo la stagione dei monsoni, in cui normalmente si concentrano le precipitazioni”.
Salerno, che da oltre vent’anni studia il Nepal e i cambiamenti climatici in alta quota, ricorda come la regione sia una delle più colpite d’Asia dagli effetti della crisi climatica globale:
“Negli ultimi 60 anni i ghiacciai sono arretrati di circa 400 metri e la quota della neve si è alzata di 200 metri. La prevedibilità di questi eventi estremi resta purtroppo molto scarsa: gli alpinisti coinvolti sono stati probabilmente sorpresi da condizioni meteo imprevedibili”.
Le vittime abruzzesi
Paolo Cocco, fotografo e già vicesindaco di Fara San Martino, era conosciuto per la sua passione per la montagna e per l’impegno civico nel suo paese. Il sindaco Antonio Tavani, con profonda commozione, ha annunciato il ritrovamento del corpo e ha espresso la vicinanza dell’intera comunità alla famiglia:
“Una perdita che lascia un vuoto profondo – ha dichiarato –. Paolo era un uomo generoso, legato al territorio e appassionato della vita”.
Marco Di Marcello, 37 anni, biologo e guida alpina originario di Villa Zaccheo di Castellalto, era un esperto alpinista. Insieme a Cocco aveva deciso di unirsi alla spedizione internazionale “Dolma Khang Mountain of Light Expedition”, partita alla fine di ottobre. Condividevano la stessa passione per le alte quote e per le sfide dell’alpinismo estremo. Va però precisato che il segnale del radiosatellitare in possesso Marco Di Marcello, continua ad aggiornarsi costantemente ogni quattro ore.
La famiglia di Di Marcello, 37 anni, biologo e guida alpina, spera ancora: «Il segnale del radio satellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo — spiega il fratello Gianni —. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il "puntino" che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita».
La tragedia
La valanga che ha travolto i due abruzzesi si è verificata intorno alle 10:30 ora locale, nei pressi del campo base del picco Yalung Ri, a 6.920 metri di quota, nel Nepal centrale. Il gruppo di dodici alpinisti, sorpreso da un improvviso peggioramento del tempo, non ha avuto scampo: le condizioni climatiche proibitive e le forti tempeste di neve hanno impedito ogni tentativo di salvataggio immediato.
Altri italiani tra le vittime
In un altro episodio, avvenuto sul monte Panbari nel Nepal occidentale, hanno perso la vita gli alpinisti italiani Alessandro Caputo e Stefano Farronato. Della stessa spedizione faceva parte anche Pellino, 64 anni, veterinario di Pinerolo e capo del gruppo “Panbari Q7”, rimasto ferito al campo 1 per un grave problema a un piede ma recuperato vivo dai soccorritori.
Aggiornamento. Il Console si sta recando a Kathmandu e dovrebbe arrivare domani nel primo mattino locale, qui sono stati portsati i corpi degli alpinisti morti, i quali saranno riportati con un volo speciale in Italia.


