
Continua ad avvolgersi nel mistero la scomparsa del turista polacco il cui camper, da giorni, giace semi-sepolto dalla neve nel piazzale di Campo Imperatore. Nonostante l’impegno di decine di operatori, del 44enne Karol Brozek non c’è ancora traccia. La macchina dei soccorsi si è messa in moto, ma in condizioni estremamente complesse. Le squadre del Soccorso alpino, della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco hanno potuto operare solo via terra: il forte vento e la scarsa visibilità hanno impedito l’attivazione degli elicotteri. Anche i droni, decollati nelle brevi finestre in cui il meteo lo ha permesso, non hanno fornito elementi utili: la copertura nevosa e le folate improvvise hanno reso le ricognizioni pressoché inefficaci. Le squadre hanno comunque battuto palmo a palmo i sentieri fino ai rifugi Duca degli Abruzzi e Garibaldi, senza individuare segni di passaggio recenti. Sul fronte investigativo, si sono mossi i carabinieri di Assergi. Dopo aver forzato una portiera e infranto un finestrino per accedere al mezzo, i militari non hanno trovato nessuno all’interno. Hanno però recuperato alcuni elementi chiave: un cellulare e il contratto di noleggio, che riconducono con certezza a Brozek, 44 anni, di nazionalità polacca. Un dato inquietante emerge dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza del piazzale: l’uomo è stato visto scendere dal camper mercoledì 19 novembre, accompagnato da due cani, e incamminarsi verso i sentieri. Nelle immagini successive non c’è traccia del suo rientro a bordo. Da una settimana, dunque, il camper è rimasto sempre fermo nello stesso punto.

