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Compagni di banco e di partito… o lista che dir si voglia. Compagni di fede “podemos”. Compagni di impegno gianguidico. Per tutti i due anni e mezzo del secondo mandato della gianguideria. Poi, all’improvviso, qualcosa s’è rotto. Prime distanze, qualche voto contrario, qualche distinguo importante, ma niente di più. Fino all’ultimo Consiglio Comunale, quando la “frattura” tra Valentina Papa e i Podemos ha avuto una sua manifestazione evidente, quando Tony Di Ovidio ha scelto di andarsi a sedere altrove. Ufficialmente, perché «…c’è una gamba del tavolo che rende scomodo il mio posto», come ha detto lo stesso Di Ovidio al presidente Melarangelo, una giustificazione che non collima con la contestazione che, sulla chat del gruppo, lo stesso Di Ovidio ha mosso alla collega Papa, accusandola di non essere più parte dei Podemos, di aver assunto posizioni distinte e distanti, di aver più volte votato in maniera diversa da quella della lista e, tra le righe, invitandola ad uscire da Insieme Possiamo. In realtà, della novità della possibile nascita di un gruppo nuovo, con Mistichelli, Carginari e la stessa Papa, si mormora da così tanto tempo che, se e quando nascerà, non sarà più una novità, ma fino ad ora il solo Mistichelli ha fatto il grande passo, gli altri mugugnano ma restano in Podemos e nel Pd. Il cambio di gruppo della Papa, non è solo questione di sedie, anzi: in vista del rimpasto che il Sindaco prima o poi farà, se ne parla da almeno quattro mesi quindi, coi tempi gianguidici ne mancano ancora un paio, il numero di consiglieri avrà un peso determinante. Alle elezioni del 2023, infatti, Insieme Possiamo portò in Consiglio Comunale 6 eletti: Antonio Filipponi, Graziano Ciapanna, Ilaria De Sanctis, Lanfranco Lancione, Sara Falini e Andrea Core, un risultato che fruttò tre posti in Giunta, con gli assessorati a Filipponi, Ciapanna e De Sanctis, che vennero surrogati da Valentina Papa, Toni Di Ovidio e Luca Malavolta. In due anni, però, lo scenario è cambiato: Falini e Core sono passati al gruppo misto e se anche la Papa se ne va, i Podemos restano in tre, con la stessa “forza contrattuale” dei cavallariani di Bella Teramo e dei dangeliani di In Comune per TE, quindi nella riassegnazione dei posti in Giunta e del peso degli assessorati, sarà tutti contro tutti. Ma se Valentina non se ne va…