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8750376_2370_1a2fa3d2c7f656dcf630869e44ff62f3.jpgA otto mesi dalla rapina nella villa di Federico Crescenzi a Martinsicuro, la procura ha disposto l’archiviazione dell’indagine. Nonostante i numerosi accertamenti, gli investigatori non hanno trovato tracce o elementi utili a identificare la banda, composta da almeno cinque uomini entrati nell’abitazione e altri complici rimasti all’esterno in contatto via radio. I rapinatori, professionisti muniti di guanti e passamontagna, non hanno lasciato impronte né segni nelle stanze né nel giardino. Anche l’analisi delle celle telefoniche e delle telecamere della zona — comprese quelle autostradali — non ha prodotto riscontri. Il commando, stimato di origine slava dall’accento percepito in casa, è fuggito con un bottino di circa 200 mila euro dopo aver tenuto in ostaggio la famiglia per una quindicina di minuti. Determinante si è rivelato il gesto del figlio tredicenne, che è riuscito a lanciare un messaggio d’allarme contribuendo alla fuga anticipata dei malviventi. Gli inquirenti hanno verificato anche eventuali collegamenti con persone vicine alla famiglia, ipotizzando un aiuto interno, ma senza alcun esito. Mancando elementi investigativi concreti, il fascicolo è stato chiuso.