È stata indetta per mercoledì 10 dicembre la seconda giornata di sciopero nazionale del settore dell’igiene ambientale, che prevede presìdi e manifestazioni in diverse città italiane. L’iniziativa arriva dopo oltre dieci mesi dalla scadenza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e fa seguito alla mobilitazione del 17 ottobre, caratterizzata da un’ampia partecipazione del personale.
Secondo le organizzazioni sindacali, il confronto con le controparti risulta ancora bloccato. Le associazioni datoriali – Utilitalia, Cisambiente Confindustria, Assoambiente e le centrali cooperative – non avrebbero finora fornito segnali di apertura per la definizione del nuovo contratto, rinviando i tavoli negoziali e impedendo così il rinnovo.
Tra i temi posti al centro della mobilitazione figurano l’adeguamento dei salari, il rafforzamento delle misure di sicurezza sul lavoro, la valorizzazione professionale, il welfare contrattuale e tutele più solide anche per i lavoratori degli appalti e degli impianti, spesso considerati marginali. Viene inoltre segnalata la crescente criticità del servizio di raccolta porta a porta, ritenuto gravoso per gli addetti a causa di mezzi non idonei alla movimentazione dei carichi e dell’impossibilità di svolgere alcune operazioni in singolo, come previsto dal Codice della Strada.
Le organizzazioni sindacali ribadiscono che la mobilitazione proseguirà finché non sarà raggiunto un rinnovo contrattuale in grado di migliorare concretamente le condizioni di lavoro nel settore.

