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Screenshot_2025-12-15_alle_09.19.12.pngDomani 16 dicembre e dopodomani 18 dicembre, Piazza Martiri diventa una grande aula a cielo aperto. Non ci sono banchi né campanelle, ma mappe, bussole, passi curiosi e occhi attenti: sono quelli degli alunni dell’Istituto Comprensivo Teramo 1 “Torricella – Zippilli – Lucidi”, protagonisti di due appuntamenti didattici che trasformano la città in un luogo di scoperta, consapevolezza e memoria viva. Nel mese di dicembre, i ragazzi hanno scelto di imparare camminando, esplorando il cuore urbano e le sue aree verdi attraverso attività educative non convenzionali all’aperto. Giornate di orienteering, pensate come momenti di orientamento non solo spaziale ma anche umano, inserite in un progetto più ampio che parla di tutela del territorio, biodiversità e identità locale. Al centro di questo percorso c’è una presenza antica e preziosa: la Capra Teramana, razza autoctona in via di estinzione, simbolo di un patrimonio che appartiene all’Abruzzo ma anche al mondo intero. Attorno alla sua salvaguardia, negli anni, sono nati progetti educativi, esperienziali e dimostrativi, insieme a una filiera di prodotti della terra a km zero, capaci di avvicinare persone, animali, ambiente ed emozioni in un’unica visione etica. Lo sport diventa così linguaggio educativo. L’orienteering, vissuto come gioco e avventura, si trasforma in una potente metafora di vita: imparare a scegliere un percorso, affrontare un imprevisto, collaborare, osservare, decidere. Competenze che crescono passo dopo passo e che rafforzano autonomia, responsabilità e sviluppo cognitivo. Il percorso urbano scelto tocca luoghi di valore culturale e naturalistico, arricchiti da postazioni di lettura animata a tema ambientale. Già dal primo incontro, svoltosi ieri, l’esperienza si è rivelata un laboratorio efficace per coltivare empatia, capacità di orientamento, spirito di gruppo e fiducia in sé stessi. La Capra Teramana, oggi, rappresenta un anello fondamentale tra tradizione e innovazione, tra storia e futuro. La famiglia Di Matteo, riconosciuta ufficialmente custode da tre generazioni, ha contribuito in modo decisivo alla sua tutela: grazie a Giorgio Di Matteo, gli animali sono stati inseriti nei registri di salvaguardia della Regione e dell’Università, assicurando continuità a un patrimonio fragile ma resiliente. Questi incontri, integrativi rispetto al calendario scolastico tradizionale e condivisi con dirigenza e docenti, diventano così una straordinaria opportunità di crescita personale e culturale. Durante il resto dell’anno, il progetto prosegue con escursioni nei Monti della Laga, borgo d’origine della razza, sostenendo anche la lotta contro lo spopolamento delle aree montane. È possibile, per scuole e singoli cittadini, anche adottare simbolicamente una Capra Teramana o una Pecora, con attestato di riconoscimento come animali da affezione. Dal 2023, nel periodo pasquale, è nata inoltre la “Festa dell’Agnello Felice”, segno concreto di un nuovo modo di pensare il rapporto tra uomo, animale e territorio. Portare i giovani verso il futuro, senza recidere le radici del passato, passa anche da iniziative come questa. Attività che educano al rispetto, alla memoria e alla scelta consapevole. Chi le organizza e le vive lo fa con convinzione profonda.
E si sente: qui non si insegna solo a orientarsi nello spazio, ma nella vita.