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Rischia un risarcimento complessivo vicino al milione di euro e una condanna fino a 12 anni di reclusione un operaio di 43anni, a processo davanti al collegio del tribunale di Vasto con le accuse di abusi sessuali, corruzione di minorenne e maltrattamenti in famiglia ai danni dei quattro figli minori. All’apertura del dibattimento è stata depositata la richiesta di risarcimento danni: 200mila euro per ciascuna delle vittime. L’imputato ha scelto di non accedere al rito abbreviato nonostante la gravità delle contestazioni. I fatti risalgono a poco più di due anni fa e, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti in un paese del Vastese. Stando alle indagini della Procura, l’uomo avrebbe sottoposto i figli a ripetuti abusi sessuali, costringendoli anche ad assistere ai suoi rapporti con la moglie e alla visione di filmati pornografici. Contestati anche maltrattamenti aggravati dallo stato di ubriachezza, con violenze fisiche e psicologiche protratte nel tempo. I minori sarebbero stati picchiati con schiaffi, cinghiate e scarpe di cuoio, rinchiusi per lunghi periodi in stanze buie e sottoposti a punizioni umilianti. In un episodio, l’uomo avrebbe lanciato contro di loro pezzi di carbone, deridendoli e dicendo che si trattava di “regali della Befana”. Accertate anche violenze di natura economica, con la negazione di denaro per le spese quotidiane. I quattro bambini sono stati allontanati dalla famiglia da oltre un anno e collocati in una comunità dopo l’intervento dei servizi sociali.