
Non tentato omicidio, ma lesioni aggravate: è questa l’ipotesi di reato contestata alla madre del bambino di tre mesi e mezzo finito in ospedale a Vasto dopo aver ingerito del detersivo. Gli accertamenti hanno escluso che la quantità della sostanza fosse tale da causarne la morte. Il Tribunale per i minorenni ha tuttavia disposto la sospensione della potestà genitoriale per entrambi i genitori e il divieto per la donna di avvicinarsi al figlio. Il piccolo, salvato dalla tempestiva reazione del padre, è stato dimesso ed è ora affidato ai nonni paterni. Secondo quanto emerso, la donna starebbe attraversando una fase di forte fragilità psicologica, compatibile con una depressione post partum, che l’avrebbe portata anche a un gesto autolesionistico. Dopo aver fatto bere il detersivo al neonato, l’avrebbe bevuto anche lei, per uccidersi. È attualmente ricoverata in una struttura sanitaria.
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