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AUTOBUSTUA2Scoppia la protesta contro la nuova riorganizzazione dei servizi annunciata da T.U.A. SpA, che entrerà in vigore da lunedì 22 dicembre. Una decisione assunta unilateralmente dall’azienda di trasporto pubblico, senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali né con i sindaci e le istituzioni locali interessate. Al centro delle contestazioni c’è il superamento del collegamento diretto in autobus tra Giulianova e Pescara. Finora l’intera tratta poteva essere percorsa senza cambi di mezzo; con il nuovo assetto, invece, i passeggeri dovranno scendere a Roseto e attendere un secondo autobus per raggiungere Pescara, con il rischio concreto di perdere la coincidenza in caso di ritardi. La situazione si complica ulteriormente perché la riorganizzazione prevede anche l’interscambio con il servizio filoviario all’Hub di Montesilvano, arrivando così fino a tre cambi di mezzo lungo la stessa linea. Un sistema che, secondo i sindacati, produrrà forti disagi soprattutto per le persone con disabilità. In alternativa, TUA suggerisce agli utenti di utilizzare il treno, soluzione che però riduce drasticamente le possibilità di scelta: dalle 55 fermate dell’autobus si passerebbe alle sole 7 stazioni ferroviarie presenti lungo la linea costiera. Alle critiche, l’azienda ha risposto motivando la scelta con esigenze di recupero economico e con l’obiettivo di incentivare il trasporto ferroviario, evitando sovrapposizioni con il servizio su gomma. Una linea che le organizzazioni sindacali giudicano sbagliata, ribadendo la necessità di una complementarità tra autobus e treno all’interno della rete di trasporto pubblico locale. Secondo i sindacati, infatti, l’autobus resta fondamentale per garantire un servizio capillare ai cittadini, mentre il treno deve rappresentare il collegamento rapido tra i principali poli socio-economici della provincia. Da qui l’appello ai sindaci e ai consigli comunali affinché intervengano per evitare ulteriori penalizzazioni qualitative e quantitative del servizio. Intanto è già stata proclamata una prima giornata di sciopero dei servizi TUA in tutta la provincia di Teramo per l’8 gennaio 2026, a sostegno della protesta e per denunciare altre criticità ancora irrisolte.