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Un cane che si fa male decine di volte, sempre in modo diverso, sempre con una fattura pronta. Troppo per essere vero. Ed è infatti da questo dettaglio che è partita l’indagine della Squadra Mobile della Questura di Chieti, che ha smascherato una truffa ai danni di più compagnie assicurative per oltre 40 mila euro. Nel mirino degli investigatori sono finiti due giovani di 28 anni, un uomo e una donna, residenti in un centro dell’hinterland teatino, entrambi incensurati e con un lavoro. Dopo aver sottoscritto una polizza “Cane & Gatto” con una compagnia online operante a livello nazionale, avrebbero simulato complessivamente 43 incidenti, presentando richieste di risarcimento per cure veterinarie mai effettuate. Il cane, in realtà, si era ferito davvero una sola volta, riportando la frattura di una zampa e venendo curato in una clinica veterinaria delle Marche. Da lì, secondo quanto ricostruito, sarebbe scattato il meccanismo fraudolento: decine di fatture false, realizzate al computer e intestate a strutture realmente esistenti, inviate all’assicurazione che, in assenza di controlli approfonditi o perizie, procedeva rapidamente ai rimborsi. Per rendere più credibile la messa in scena, i due avrebbero persino contraffatto una diffida legale, utilizzando il nome e la carta intestata di un avvocato scelto a caso. A far emergere l’intero sistema è stata la denuncia della compagnia assicurativa. Al termine delle indagini, i due sono stati denunciati a piede libero per truffa aggravata alla Procura della Repubblica competente.