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PHOTO-2025-12-20-16-44-34.jpgNotte di tensione a Controguerra lungo la strada provinciale 1, dove i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Alba Adriatica hanno arrestato un uomo del posto, ritenuto responsabile di porto illegale di arma comune da sparo e minaccia aggravata. Secondo quanto ricostruito, l’episodio è scaturito da una lite con una cittadina straniera, durante la quale l’uomo avrebbe minacciato la donna impugnando un fucile da caccia. L’intervento dei militari è stato immediato, dopo la richiesta di aiuto giunta al numero di emergenza. Sul posto sono stati rinvenuti un fucile tipo doppietta calibro 12 e un coltello con lama di circa 11 centimetri. Dagli accertamenti è emerso che l’arma da fuoco era detenuta illegalmente: apparteneva infatti al padre dell’uomo, deceduto. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo. Nella mattinata successiva l’uomo è comparso davanti al giudice del Tribunale di Teramo, che ha convalidato l’arresto e disposto la condanna a un anno e due mesi di reclusione e a 3.000 euro di multa, con sospensione condizionale della pena. Al termine dell’udienza l’imputato è stato rimesso in libertà. Sia il fucile sia il coltello sono stati confiscati e destinati alla distruzione.