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Screenshot_2025-12-24_alle_09.46.38.pngCon l’avvicinarsi delle festività natalizie, periodo tradizionalmente caratterizzato da un forte incremento dei consumi di prodotti ittici, l’attenzione delle istituzioni si concentra anche sulla provincia di Teramo, inserita nel più ampio dispositivo nazionale di vigilanza avviato dalla Guardia Costiera con l’operazione complessa denominata “FISH_NET”.

L’attività rientra nel Piano Operativo Annuale dei controlli definito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e punta a garantire sicurezza alimentare, tracciabilità del prodotto e rispetto delle regole lungo l’intera filiera della pesca: dalla cattura in mare fino alla vendita al consumatore finale.

TUTELA DEL CONSUMATORE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

L’operazione nasce dall’esigenza di assicurare ai cittadini prodotti sicuri e correttamente etichettati, tutelando al tempo stesso l’ambiente marino e gli operatori onesti del settore. Un impegno che assume un valore ancora più significativo alla luce del recente riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità da parte dell’UNESCO.

In questo contesto, anche il controllo della filiera ittica rappresenta un presidio di legalità e contribuisce alla difesa di un patrimonio gastronomico che appartiene all’intera collettività.

DUE FASI OPERATIVE PER PRESIDIARE L’INTERA FILIERA

L’operazione “FISH_NET”, attiva su tutto il territorio nazionale e con ricadute anche nell’area teramana, si articola in due fasi principali.
La prima ha riguardato i controlli in mare e nei punti di sbarco, con pattugliamenti finalizzati a contrastare la pesca illegale e le violazioni delle normative fin dal momento della cattura.

La seconda fase, tuttora in corso, interessa invece il segmento terrestre: mercati ittici, esercizi commerciali, ristorazione, trasporto e logistica, settori che nelle settimane precedenti al Natale registrano un sensibile aumento dei flussi. Particolare attenzione è riservata anche alla vendita online e ai canali social, talvolta utilizzati per pratiche irregolari.

UNA MACCHINA ORGANIZZATIVA CAPILLARE

Il coordinamento delle attività è affidato al Centro di Controllo Nazionale della Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera, con il supporto dei 15 Centri di Controllo Area Pesca dislocati sul territorio. Complessivamente sono impegnati oltre 3.600 militari e più di 1.000 mezzi navali, aerei e terrestri.

Ad oggi sono stati effettuati circa 9.000 controlli, a tutela del mercato, del “made in Italy” e dei consumatori.

I NUMERI DELL’OPERAZIONE “FISH_NET”

I risultati confermano l’efficacia del dispositivo messo in campo:

  • 600 illeciti accertati, tra amministrativi e penali;

  • 942 attrezzi da pesca sequestrati;

  • 130 tonnellate di prodotto ittico sottratte al mercato;

  • sanzioni per un importo complessivo vicino al milione di euro.

L’IMPEGNO COSTANTE DELLA GUARDIA COSTIERA

“FISH_NET” rappresenta uno dei momenti di maggiore intensità operativa, ma l’attività della Guardia Costiera prosegue per tutto l’anno. Nel 2025 sono stati eseguiti complessivamente 105.000 controlli tra mare e terra, con il sequestro di 572 tonnellate di prodotto irregolare e sanzioni per 7,7 milioni di euro.

«L’operazione FISH_NET – ha dichiarato l’Ammiraglio Ispettore Capo Sergio Liardo, Comandante Generale delle Capitanerie di porto – testimonia il ruolo centrale della Guardia Costiera nella tutela della pesca marittima e del consumatore, soprattutto in un periodo di intenso movimento commerciale come quello natalizio».

I CONTROLLI IN ABRUZZO E L’ATTENZIONE SULL’AREA TERAMANA

Nel quadro delle attività coordinate dalla Direzione Marittima di Pescara, che interessa anche l’Abruzzo, il Molise e le Isole Tremiti, sono state condotte numerose verifiche lungo la filiera della pesca. Le operazioni hanno riguardato punti di sbarco, mercati ittici e centri di distribuzione, con sequestri e sanzioni per irregolarità legate soprattutto alla tracciabilità e alla conservazione dei prodotti.

Un’azione che coinvolge indirettamente anche la provincia di Teramo, inserita in un sistema di controlli capillari finalizzati a garantire legalità, trasparenza e sicurezza alimentare sulle tavole dei cittadini, in vista delle festività di fine anno.