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Caro direttore,
domani è Natale. Lo so perché in casa mia aleggia già quell’aria sospesa fatta di carta regalo nascosta negli armadi, pacchi che “non guardare!” e bambini (ma anche adulti) che fingono di dormire prima del solito. Eppure, proprio domani mattina, mentre mezzo mondo starà ancora cercando di capire se Babbo Natale è già passato o è rimasto imbottigliato tra una slitta e un pandoro, a Teramo succederà qualcosa di straordinario: passerà il camion della raccolta della carta. Ora, sia chiaro: io sono un cittadino rispettoso dell’ambiente, separo con zelo e non ho nulla contro la raccolta differenziata. Ma la domanda nasce spontanea: perché la Team passa prima di Babbo Natale? La scena è surreale. Da una parte i bambini che scartano i regali, dall’altra i genitori che si chiedono se buttare subito la carta o se aspettare, con il rischio di vederla accumularsi come una piccola montagna alpina tra divano e presepe. E intanto, fuori, il camion è già passato. Puntuale. Inesorabile. Così capita che la carta dei regali venga scartata dopo la raccolta, condannata a giorni e giorni di esilio domestico. l’anno scorso la carta ripassò il 3 gennaio. gUna carta pulita, profumata di Natale, costretta ad attendere il prossimo giro come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Forse è una prova di maturità civica. Forse è un messaggio educativo: prima il dovere, poi il piacere. O forse, più semplicemente, il calendario non tiene conto delle magie natalizie. Resta il dubbio, caro direttore, e resta l’immagine di una città in cui, almeno per una mattina, la Team arriva prima di Babbo Natale. E scusate se è poco.
Un lettore che ama il Natale
(e anche la differenziata, ma con calma).