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606862555_10232641457559570_4381935340060887567_n.jpgLa speranza di un miracolo si era riaccesa lo scorso 12 dicembre, quando sul Gran Sasso era stato ritrovato vivo, seppur in gravi condizioni, Pirat, uno dei due cani che accompagnavano il 44enne escursionista polacco Karol Brożek. In quel momento Diana, sorella gemella dell’uomo disperso dal 19 novembre nella zona di Campo Imperatore, aveva parlato apertamente di miracolo, confidando che anche grazie all’animale si potesse arrivare presto a ritrovare Karol e l’altro cane, Kraken.

Con il passare dei giorni, però, le ricerche non hanno portato a nuovi risultati. Alla vigilia di Natale, Diana Brożek, giunta in Italia per seguire da vicino l’evolversi della vicenda, ha deciso di rivolgersi direttamente alle istituzioni con un videoappello. Un messaggio indirizzato al console, al prefetto e ai rappresentanti politici polacchi, con una richiesta chiara: consentire la partecipazione alle ricerche anche a gruppi privati specializzati.

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«Vorrei fidarmi e credere che i servizi italiani stiano facendo davvero tutto il possibile per trovare mio fratello – ha dichiarato – ma siccome nulla cambia, vogliamo capire in quale altro modo possiamo aiutare le ricerche». Parole che non contengono accuse, ma che esprimono l’esigenza di non interrompere gli sforzi e di ampliare il campo delle possibilità.

Karol Brożek, originario di Danzica, era arrivato in Abruzzo nel mese di novembre con un camper a noleggio. Aveva raggiunto l’area del Corno Grande, dove il mezzo è stato successivamente ritrovato abbandonato. Le ultime immagini dell’escursionista risalgono al 19 novembre: una telecamera di sorveglianza lo ha ripreso mentre si allontanava a piedi, insieme ai due cani, diretto verso i sentieri montani e senza un equipaggiamento adeguato alle difficili condizioni ambientali.

Le operazioni di ricerca, condotte dal Soccorso Alpino e dai Vigili del Fuoco, hanno interessato vaste aree del massiccio, tra cui Monte Aquila, Vado di Corno e la Valle dell’Inferno. Nonostante l’impegno profuso, finora non è stato possibile individuare tracce utili dell’uomo o dell’altro cane disperso.

La vicenda resta dunque aperta e carica di apprensione. L’appello della sorella riporta al centro la necessità di non abbassare la guardia e di valutare ogni possibile supporto, nella speranza che il tempo e nuovi strumenti possano ancora offrire una risposta a una storia che da settimane tiene col fiato sospeso familiari e soccorritori.

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