Un bilancio di fine anno che evidenzia risultati concreti e nuove prospettive per la Commissione provinciale pari opportunità e per il Centro antiviolenza “La Fenice”. A tracciarlo, questa mattina, la presidente della CPO Erika Angelini, le componenti Tania Bonnici Castelli e Angela De Sanctis e l’avvocata del Centro Michela Manente. Tra i dati più significativi, l’aumento delle richieste di accesso ai servizi del Centro antiviolenza: 50 solo nel mese di novembre, grazie alla campagna di informazione e agli incontri territoriali realizzati con Commissioni comunali e Ordini professionali, a fronte di 80 richieste registrate nei dieci mesi precedenti. Un risultato che conferma l’importanza della sensibilizzazione e del coinvolgimento diretto della cittadinanza.
Nel corso dell’anno il lavoro di rete ha permesso di ottenere risultati rilevanti anche sul fronte dell’autonomia delle vittime, con ricollocazioni lavorative grazie alla collaborazione con il Centro per l’Impiego, interventi nelle scuole che hanno portato all’emersione di casi riguardanti minori e l’individuazione di nuove forme di violenza, come quella esercitata da figli con gravi problemi di tossicodipendenza. Fondamentale il coordinamento con servizi sociali e Forze dell’Ordine. Per il 2026 la CPO annuncia un ampliamento delle proprie attività: focus su mobbing e violenza nei luoghi di lavoro, disabilità con percorsi formativi e iniziative di sostegno alle famiglie, giustizia riparativa e rafforzamento delle competenze professionali delle operatrici del Centro nell’ambito dell’orientamento al lavoro. Tra le novità, la produzione del format televisivo “Storie di coraggio”, realizzato dalla Provincia e condotto da Tania Bonnici Castelli, dedicato a testimonianze di resilienza, inclusione e impegno sociale. Importanti, infine, i finanziamenti regionali ottenuti: quasi 60 mila euro per il Centro “La Fenice” e 34.900 euro per “Casa Maia”, la casa di accoglienza per le vittime di violenza.

