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ATRVenerdì ennesimo sciopero di otto ore dei lavoratori della ATR con picchetto e conferenza stampa delle organizzazioni sindacali a spiegare le ragioni e protestare contro il mancato pagamento delle mensilità di Luglio e dicembre 2019 e soprattutto dalla mancanza di prospettive per il lavoro.

Per un centinaio di dipendenti è stata prospettata la cassa integrazione a zero ore, peraltro non ancora richiesta ufficialmente, a causa della necessità della messa a norma dei capannoni, i sindacati sospettano che sia un modo per ridurre le maestranze e per questo hanno richiesto con determinazione un tavolo di trattative in prefettura con la partecipazione della proprietà e delle organizzazioni sindacali per fare chiarezza sulle prospettive future. Lo scrive in una nota Paolo Tribuiani  coordinatore Pd della Val Vibrata.

Davanti alla fabbrica a portare solidarietà c’erano presenti diversi rappresentanti del mondo politico e istituzionale, il consigliere Dino Pepe che da tempo segue la questione, l'onorevole Zennaro, il segretario della locale sezione Pd Ivano Di Benedetto, il sindaco di Colonnella che ha promesso la massima celerità nell’esplicazione delle operazioni burocratiche a responsabilità del comune.

Assenti ingiustificati tutti i politici di centrodestra, non era presente, seppur più volte sollecitato ad occuparsi del problema l'assessore al lavoro Fioretti, non c'erano il sottosegretario alla presidenza Umberto D’Annuntiis e nemmeno il consigliere regionale della Lega Emiliano Di Matteo, guarda caso tutti presenti in Val Vibrata quando si tratta di chiedere i voti, purtroppo mai interessati alle vicende dei lavoratori. Ovviamente non c’erano rappresentanti della provincia e il presidente dell’Unione dei Comuni dalla Val Vibrata. Il Partito Democratico della Val Vibrata insieme ai suoi circoli territoriali esprime la massima solidarietà ai lavoratori e auspica la celere risoluzione della vicenda e che soprattutto ricevano al più presto quanto loro dovuto, conclude Tribuiani.