Niente da fare. La Purem by Eberspaecher non ci sarà al tavolo che il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo, ha convocato alla presenza di sindaci, sindacati e Regione Abruzzo con l'assessore Pietro Quaresimale, in via Milli, per il prossimo 30 marzo pomeriggio. Un tavolo interamente dedicato all'Automotive, come ampiamente e ripetutamente chiesto dai sindacati Fiom Cgil della segretaria Natascia Innamorati e Fim Cisl del collega Marco Boccanera, e in particolare per sviscerare il caso "Purem by Eberspaecher", quello più recente e che desta fortissime preoccupazioni per le prospettive reali di salvaguardia dei livelli occupazionali alla luce della prospettata delocalizzazione all'estero, tra Germania e Romania, della produzione oggi in capo allo stabilimento della Purem a Villa Zaccheo (Castellalto). Niente da fare. La società ha risposto picche, nella pec notificata nelle scorse ore alla Provincia motivando la propria assenza al tavolo così: "Non appena avremo concluso le implicazioni e una chiara comprensione dei piani dei nostri clienti, la contatteremo", scrive la multinazionale. Società che, giusto per ricordare alcuni numeri, in piena pandemia ha fatturato circa 148 milioni di euro e occupa una 70ina di addetti nel sito teramano con una spesa per il personale di poco più di 2 milioni di euro, ora pronta non solo a tenere fuori lo stabilimento teramano da una intera linea produttiva spostata nella sola Romania ma anche a portare in Germania un altro asset.
I sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil hanno disdetto la partecipazione al tavolo relativo alla vertenza Purem (che andava, forse, affrontata in separata sede rispetto al tavolo generale sull'Automotive) pur dicendosi sempre disponibili a sedersi, con il resto degli interlocutori al tavolo di crisi che avevano richiesto per primi proprio al presidente D'Angelo. Domani pomeriggio i due segretari provinciali terranno un'assemblea sindacale straordinaria coi i lavoratori della Purem e non si escludono altre iniziative. Tra queste, un eventuale sciopero.