E' guerra aperta, ormai, a questo punto, nello stabilimento teramano della Purem a Villa Zaccheo, teatro dieci giorni fa di un partecipatissimo sciopero contro le commesse spostate all'estero e il rischio chiusura-attività datato giugno 2024. Non è scesa giù a sindacati ed rsu l'annuncio affisso in bacheca aziendale con cui si richiedeva di prestare lavoro straordinario per Sabato 8 Aprile e Sabato 16 Aprile. I sindacati FIM-CISL- FIOM-CGIL FELSA-CISL NIDIL-CGIL prendono carta e penna e rispondono alla direzione ricordando che non è stato affatto disdetto il blocco degli straordinari in Purem. "Riteniamo che tale richiesta, oltre che fuori luogo, sia volta ad inasprire ancora di più gli animi delle lavoratrici e dei lavoratori già fortemente provati dalla data concessa per il tavolo Istituzionale ben oltre le nostre aspettative (il 4 maggio, ndr) e richieste di urgente confronto con la Dirigenza "teutonica". Da qui l'invito rivolto a tutte le maestranze di "boicottare quella che viene definita una assurda iniziativa unilaterale" e di "fare quadrato difendendo le posizioni intraprese e concordate nelle precedenti assemblee". Incalzano i sindacati territoriali: "Ci vuole coraggio e faccia tosta da parte della dirigenza tedesca a richiedere anche il sabato santo come straordinario, dopo aver sentenziato la fine certa delle attività". E promettono: "Non retrocederemo di un millimetro fino a quando la Purem by Eberspacher non tornerà indietro sulle scellerate decisioni di depauperamento". E intanto confermano l'assemblea straordinaria per il prossimo 11 aprile, in quell'occasione si valuteranno eventuali nuove iniziative di protesta.