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Si chiede l'intervento urgente del Prefetto per far liquidare quanto dovuto dal Comune di Alba Adriatica ai propri dipendenti. I tempi dell'attesa, alla luce delle rassicurazioni non mantenute, sono finiti. A rivolgersi al Prefetto è il referente provinciale della Cisl Fp, Marco De Febis, denunciando “l'inerzia amministrativa del Comune in cui i dipendenti non percepiscono il premio legato alle performance dal 2018 e vedono le progressioni economiche ferme al 2020”. Ricorda De Febis: “I responsabili dei servizi del Comune di Alba Adriatica, titolari di posizione organizzativa, dovevano essere “gravemente penalizzati” dall'Amministrazione, stando a quanto messoci nero su bianco dal Comune in risposta ai sindacati, per non aver prodotto le schede di valutazione utili a liquidare ai dipendenti sia le voci salariali accessorie sia le progressioni orizzontali. E invece? Scopriamo che gli unici a ricevere il premio di produttività nella busta paga di giugno sono stati proprio loro...quei responsabili di servizio che il Comune aveva giudicato inadempienti”. Il coordinatore della Cisl Fp chiede a questo punto che sia il Prefetto a sollecitare l'ente “o diffidarlo, se necessario”. Della questione i sindacati si occupano da mesi. Il 30 marzo, nel corso di un'assemblea del personale cui avevano preso parte 25 dipendenti (su un totale di 48), una maggioranza non significativa (13 lavoratori) aveva chiesto lo stato di agitazione. “Cisl e Cgil, di comune accordo, dopo un incontro avuto il 5 aprile con la sindaca e la segretaria comunale, abbiamo deciso di non attivare lo stato di agitazione anche con il malumore del sindacato autonomo CSA, il quale dichiara lo stato di agitazione i primi di giugno poi revocato davanti al prefetto il 12 giugno e senza risultati”, ricostruisce De Febis.

Il 9 giugno, dopo l'ennesimo sollecito da parte di Cisl e Cgil, l'amministrazione comunale risponde con un dettagliato documento su cui, tra le varie, viene riportato che “la mancata liquidazione di alcune voci del salario accessorio sia da addebitare esclusivamente ai ritardi ed alle inadempienze in cui sono incorsi i responsabili di posizione organizzativa in quanto manchevoli della redazione e dell’invio delle relazioni necessarie alla valutazione del loro operato e di quello del personale dipendente ad essi assegnato”...” in assenza della documentazione sopra citata fosse pressocchè impossibile per l’Ente procedere alla liquidazione delle somme relative al salario accessorio”...“Si rende a questo punto opportuno sottolineare che la valutazione dei propri collaboratori è uno degli elementi di valutazione stessa dell’operato degli incaricati di posizione organizzativa, che alla luce degli ultimi accadimenti e delle rivendicazioni sindacali promosse, ne verranno gravemente penalizzati”.

De Febis non ci sta più: “Anche con lo stipendio di giugno 2023 ai lavoratori non è stato erogato quanto dovuto e più volte assicurato nelle varie sedi di confronto. E nonostante lo stesso Comune abbia messo nero su bianco che i titolari di posizione organizzativa dovevano essere gravemente penalizzati a causa delle loro inadempienze, gli unici a ricevere qualcosa in busta paga a giugno sono stati proprio loro con i premi di risultato. Adesso basta, chiediamo al Prefetto di fare qualcosa”, conclude il coordinatore Cisl FP