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CARIChieti La Cassa di risparmio della Provincia di Chieti è stata commissariata. In un comunicato, a firma del commissario straordinario, si legge che il ministero dell'Economia e delle finanze, con decreto 5 settembre 2014, ha disposto, su proposta di Banca d'Italia, lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e di controllo della Spa con sede legale in Chieti e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria. "La banca - precisa il comunicato - prosegue regolarmente la propria attività. La clientela può pertanto continuare a operare, come di consueto, presso gli sportelli della banca". "Con provvedimento della Banca d'Italia del 16 settembre 2014 - si legge nel comunicato - in luogo dei disciolti organi amministrativi e di controllo, sono stati nominati, quale commissario straordinario, Riccardo Sora e, quali componenti il Comitato di sorveglianza, Paolo Benazzo, Maria Teresa Bianchi e Marco D'Alberti. Gli organi straordinari si sono insediati il 19 settembre 2014. La gestione della banca è affidata agli organi straordinari che operano sotto la supervisione della Banca d'Italia. Bankitalia continua a fare terra bruciata delle banche del sud, commissariando, con criteri spesso arbitrari e privi di necessarie e trasparenti motivazioni, istituti di credito operanti nel Mezzogiorno. Dopo aver fatto piazza pulita di banche storiche con tradizioni secolari offrendole in pasto ai soci di Bankitalia egemoni del Nord, come Intesa San Paolo, oggi è stato il turno di Carichieti, forse per rafforzare qualche banca o banchiere nelle grazie dei mandarini di Palazzo Kock". E' quanto afferma il presidente Adusbef Elio Lannutti in una nota. "Con il commissariamento di Carichieti l'Abruzzo perde di fatto la sua ultima cassa di risparmio espressione del territorio. Adusbef non difende le banche e tantomeno Carichieti , ma pretende che questi mandarini di Palazzo Koch,comincino a rendere conto del loro operato motivando sia le ragioni e le finalità del commissariamento, che i criteri con i quali vengono nominati, al di fuori di qualsiasi albo, le consuete terne di commissari, il cui arbitrio e cupidigia di guadagno e di clientele". Per Lannutti "di fronte all'ineffabile sudditanza del Governo che col Ministro Padoan ha eseguito come un obbediente soldatino gli ordini di Bankitalia, Adusbef chiederà alla Procura della Repubblica di Roma di indagare sull'operato del Direttorio e se i poteri di vigilanza bancaria non siano stati utilizzati in maniera distorta e strumentale per favorire precisi e individuati gruppi d'interesse che possano configurare fattispecie quali corruzione, concussione, falso, truffa e abuso d'ufficio".