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cerinfuga.jpgIn un decennio il numero dei giovani tra i 15 e i 34 anni è diminuito di quasi 44 mila (43.788) unità in Abruzzo, per una variazione complessiva pari a -14,9%. Un dato che pone la regione al sesto posto a livello nazionale, essendo passati dai 294.176 giovani del 2013 ai 250.388 del 2023. A scattare la fotografia è l'ufficio studi della Cgia. A livello provinciale è L'Aquila la più colpita, con un calo del 19,2%, dato che pone l'Aquilano al settimo posto in Italia. Segue il Chietino con un calo del 15,9%. Chiudono il Teramano con una variazione pari a -14,7% e il Pescarese con una diminuzione pari al 9,8%.

Nei prossimi anni, secondo la Cgia, la rarefazione delle maestranze più giovani è destinata ad accentuarsi ulteriormente: entro il 2027 si dovranno "rimpiazzare" quasi 3 milioni di addetti. Il tema dei salari bassi e della precarietà incide fortemente sulla scelta di tanti giovani a emigrare, mentre sul tema delle competenze è necessario investire di più su una scuola e formazione.